News

Post

Il Punto

Più formazione sul percorso del nostro cammino

__________________________________________________ 

Il grande lavoro del Csi, negli anni, per la formazione degli allenatori e tecnici, coloro che sono in stretto contatto coi ragazzi, è oggi riconosciuto da tutti. Un contributo è di sicuro arrivato dai nuovi adempimenti collegati ai diversi registri che hanno spinto ad adeguarsi alle proposte formative. Il Consiglio Nazionale del Csi, riunitosi la scorsa settimana, si è soffermato molto su un aspetto decisamente rilevante: la formazione dei nostri dirigenti e dei quadri associativi, delle persone che avranno delle responsabilità nel governare i Comitati.

Una questione assai seria su cui riflettere. Abbiamo forse dato spesso per scontato, infatti, che chi viene eletto o nominato in ruoli di responsabilità, donna o uomo, sia naturalmente pronto a operare nel solco dei valori del Centro Sportivo Italiano. Ritenendo forse che in quei ruoli – si pensi ad un Presidente di Comitato, o ad altro livello direttivo dell’Associazione – tutti abbiano vissuto il percorso nella condivisione e quindi nella concretizzazione della progettualità associativa: la gavetta.

Forse era vero tempo fa, ma è ancora così? Sarebbe ingenuo affermarlo. Sarebbe come negare che la società è cambiata, che la dottrina della Chiesa è sempre meno influente nella nostra vita e che gli oratori, per quanto a volte siano rimpianti con nostalgia, oggi non sono più quell’agenzia formativa di un tempo.

Attualmente sono sempre meno le persone che hanno voglia di mettersi in gioco, con genuino desiderio di porsi al servizio del bene superiore, e così c’è il rischio di rincorrere persone, scelte un po’ a caso, purché accettino di operare nel Csi.

Non è la regola, ma è un esempio utile a chiarire il concetto che intendo evidenziare: occorre curare la formazione dei dirigenti associativi, favorire il perfezionamento di chi parte con tanta buona volontà e merita di essere dotato degli strumenti che aiutano a raggiungere lo scopo. Magari partendo dalle origini, dall’Abc.

Un dirigente del Csi deve comunque sapere cosa è chiamata a fare l’Associazione: l’attività sportiva in primo luogo. Siamo nati per far promuovere sport, per dare possibilità ai giovani di praticare sport e di sperimentare in tal modo un percorso che favorisca anche la formazione e l’educazione dei giovani, in un atteggiamento di accoglienza e condivisione. Sembra facile, ma non lo è.

Vittorio Bosio

Presidente Nazionale CSI